Gorizia Basem be i occ, te e (*) cosa avesse fatto sbottare cos la nonna quel giorno non lo ricordo, ma era gi la seconda volta che sentivo quella frase in dialetto bergamasco, per me senza senso , e per la seconda volta sentivo zia Milly aggiungere te e Gorisia! e una mezza risata complice riappacificava latmosfera. Perche Gorisia, zia, chi era? - chiedevo io non Gorisia, Go-ri-zia, con la zeta, una citt - e io incalzavo e perch si devono baciare gli occhi ? ma, cos.. e un modo di dire, tu per non devi ripetere certe cose! capito? Rimanevo col mistero: succedeva che i grandi non volessero rispondere alle mie domande, ma io continuavo a chiedere, loro non avevano tempo e insomma io li stufavo finch seccati mi dicevano non fare limpertinente. Chiuso. Ma con la nonna Marianna e la zia Milly riuscivo prima o poi, in un momento tranquillo, magari dopo cena al tavolo della cucina davanti a quel camino di pietra, a farmi raccontare il perch e il per come delle cose. Infatti, un giorno, anche se con ritrosia e sorrisi maliziosi e no, meglio di no e ma come si fa a spiegare con le giuste parole, sei troppo piccola e io dai nonna, dimmi, larcano venne spiegato. Durante la Guerra 15-18, la Grande Guerra, il nonno Guido era stato mandato al fronte; la nonna, tra le varie incombenze oltre a quella di sopravvivere insieme ai gi numerosi figli, si era presa quella di aiutare le donne analfabete del paese a tenere la corrispondenza con i loro uomini lontani. Anche il nonno faceva lo stesso al fronte con i soldati. Un giorno arriv in paese la notizia della vittoria del nostro esercito in quel di Gorizia. La Virginia aveva il marito laggi. Lentusiasmo generale per quella vittoria tanto osannata in tutta Italia, spinse Virginia a voler scrivere una lettera piena di complimenti al marito congratulazioni! abbiamo vinto, siamo cos contenti e fieri di voi ecc. In realt purtroppo quella di Gorizia era stata una battaglia molto dura per lesercito italiano, con gravi perdite e sofferenze di tutti i tipi, una vera carneficina , tanto che in seguito ci fu anche una canzone intitolata Maledetta Gorizia! La Virginia attese trepidante notizie dal marito con la giusta risposta al suo entusiasmo. Un mattino la lettera da Gorizia arriv: Basem b i occ, te e Gorisia! fu la laconica risposta di quel soldato stanco, che non ne poteva pi, che ne aveva viste troppe, che aveva troppo sofferto e che non voleva pi saperne, neanche di vittorie, pi di niente e di nessuno, basta! Solo stare in pace. (*) trad. dal dialetto bergamasco: "Baciami bene gli occhi"